In questo periodo ero solito farmi prendere dall’ansia da to-do list pre-vacanze: troppe cose ancora da fare e troppo poco tempo prima della partenza
Ma qualcosa è cambiato: tra 4 giorni partirò per un lungo periodo, forse il più lungo periodo da quando non sono più uno studente.
Tra vacanze e smart working rientrerò alla base l’ultima settimana di agosto, quasi un mese e mezzo tra Salento e Alto Adige
. Ma questa non è l’unica novità, oggi ho tenuto l’ultima aula di formazione estiva e mandato una mail di saluto a tutti i miei clienti con un arrivederci a settembre.
Per una volta la mia to-do list pre-estiva non lascia dei sospesi ma, soprattutto, mi lascia mentalmente libero.
Ho davvero fatto tutto quello che dovevo e in anticipo. Anzi ho fatto anche un altra cosa forse la più importante: ho chiuso due rapporti di lavoro che per me non avevano più senso, che liberazione!

Foto di Marijana1 da Pixabay
Il segreto? Una gestione disciplinata e adattiva della famigerata to do list.
Ci è voluto del tempo ma, quando arriva il momento, i pianeti si allineano e le cose … succedono per davvero.
Sono partito dalla consapevolezza che lavoravo troppo e male, con molte distrazioni. Avevo troppo poco tempo per me e visto che l’anno prossimo avrò sessant’anni, era tempo di darsi una svegliata.
Ma per una volta invece di pensare all’ennesimo piano grandioso per cambiare tutto quello che avevo intorno, ho cominciato a fare piccolissime cose, ma con grandissima costanza. A cambiare punto di vista.
Non ce l’ho fatta da solo.
I miei amici silenziosi, i libri, hanno avuto il loro ruolo.
Luca Mazzucchelli con il suo Fattore 1%, Pietro Trabucchi con il suo Opus sull’auto-motivazione, Andrea Giuliodori con il suo Riconquista il tempo.
Ognuno di loro mi ha regalato un piccolo pezzettino di un puzzle che si è composto in un paio di anni.
E poi c’è stata la meditazione, lo ripeterò fino ad essere pedante, l’esercizio mentale che più ha dato chiarezza alla mia intenzione e una calma inarrestabile alle mie azioni.
Si ma in pratica?
Ho ridotto le cose che faccio in una giornata a 4-5 massimo, con un focus principale, e cerco di finirle sempre;
se rimane qualcosa indietro è la prima che cerco di chiudere il giorno dopo;
ho un quaderno cartaceo a fogli mobili, niente tool tecnologici complessi, in cui tengo il mio diario: prendo nota delle cose da fare e, a fine giornata, faccio un bilancio della giornata e programmo il focus della giornata successiva.
Tutto qui.
Sembra un piano al ribasso, ma la verità è che realizzo molto più di prima e con maggior soddisfazione. Però è vera una cosa, come diceva Seneca:
”Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”
La capacità di gestire meglio il tempo, insieme ad una visione chiara di quello che si vuole fare nella vita, sono due aspetti che si rinforzano a vicenda.
Senza il primo, il secondo può essere maledettamente frustrante.
Contrariamente a come fanno molti, non ho preparato in anticipo i prossimi post per pubblicarli mentre sarò in vacanza. Fermo tutto da oggi fino all’inizio di agosto. Il prossimo sarà venerdì 5 di agosto e parlerà di ritorno alle origini.
Ti auguro di passare un periodo sereno.
Un caro saluto
Fabio